TOWARDS EAST
8 novembre - 4 dicembre ‘23 , Circolo Roma Istanbul -Turchia-
La seconda esibizione del mio progetto si è tenuta a Istanbul, presso il centro culturale italiano Circolo Roma Istanbul. Hanno partecipato agli eventi organizzati in occasione della mostra sia turchi che italiani residenti in Turchia.
I partecipanti hanno apprezzato la mia scelta ambientalista di non prendere aerei per raggiungere luoghi lontani, preferendo un viaggio lento in un mondo che invece va sempre più di fretta. Il viaggio è stato considerato come un'opportunità per esplorare sé stessi e, al contempo, per conoscere nuove culture e territori. Un viaggiare basato su un profondo ascolto di sé, dove è l'intuizione a guidare la destinazione e le attività da svolgere. Tutto ciò implica una grande fiducia in sé stessi che porta a provare fiducia anche negli altri. Avventurarsi in un viaggio di cui si conosce solo la partenza, senza programmare nulla per il futuro, presuppone un grande coraggio.
Durante le nostre conversazioni, abbiamo esplorato le impressioni di chi, partendo da est, compie il viaggio verso ovest, basandoci sull'esperienza diretta dei partecipanti. Alcuni di loro, durante il loro viaggio verso ovest, hanno notato una frequente condizione di solitudine tra le persone che vivono in occidente. È stato anche notato con tristezza e stupore che in Occidente si fa spesso ricorso all'uso di psicofarmaci, dovuta secondo loro all'incapacità di avere contatti e relazioni con gli altri. Un'altra differenza importante osservata è la distanza fisica che viene preservata in Occidente durante le interazioni. In Oriente, invece, il contatto fisico con gli altri non è temuto ed è considerato parte integrante dell'interazione.
Si è inoltre discusso sui possibili motivi che spingono una persona a intraprendere un viaggio verso est senza una motivazione concreta, ma piuttosto per la ricerca di sé stessi. È come se chi intraprende questo tipo di viaggio sentisse un'inquietudine, un vuoto da colmare con la ricerca di qualcosa che si trova al di fuori di sé. Questo tipo di viaggio è più comune tra gli occidentali che tra gli orientali. In Oriente, infatti, la gente ha una maggiore consapevolezza di possedere già dentro di sé tutto quello di cui ha bisogno.